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Il mistero di Pianodoro

di Mariagrazia Giuliani con le illustrazioni di Diana D. Gallese

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Per iniziare una nuova vita dopo essere stati abbandonati dal padre, Davide e Melissa cercano una nuova casa. Su un giornale la ragazzina scova un castello in fitto a un prezzo irrisorio nel paese di Pianodoro. I due sono eccitati all’idea di poterci vivere. La mamma, la poliziotta Maddy, è perplessa per il costo del castello: scopre che nessuno vuole vivere in quel posto perché cela un antico mistero. Nonostante ciò, la famigliola, gatto compreso, decide di trasferirsi nella cittadina. Intanto, un omicidio e numerosi furti turbano Pianodoro e Maddy ha il compito di catturare i colpevoli. Ha inizio così l’avventura di Davide e Melissa, coinvolti loro malgrado nelle vicende della mamma poliziotto e nei misteriosi fenomeni che si verificano all’interno del castello. 

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ISBN: 9788832101386

Pagine: 184

Prezzo: 13€

L'autrice Mariagrazia Giuliani

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Nata alle pendici del Vesuvio, nella città di San Giorgio a Cremano. Da sempre la sua passione per la lettura l’ha portata a trascorrere parte del suo tempo immersa nei libri. Ha pubblicato due libri: “Il Mistero di via Toledo”, romanzo giallo, e “La Chiave”, con ambientazione storica. Ha vinto numerosi premi: terzo posto “La Fiaba di Selvino”, primo posto “Giallo Birra”, Fantasy Day, premiata al concorso internazionale “Città di Cava” e altri.

Per Milena Kids ha già pubblicato I racconti di Mamma Orsa.

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L'illustratrice Diana Daniele Gallese

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Illustratrice, grafica e pittrice italiana, nasce ad Avezzano (AQ) nel 1994, e vive attualmente nella sua casa natale a Luco dei Marsi, piccolo centro in provincia dell’Aquila, costantemente immersa in libri, tele e progetti.

Sin da piccola nutre la passione per l’Arte e si cimenta in diversi concorsi locali, conseguendo vari premi. Si forma artisticamente presso il Liceo Artistico Vincenzo Bellisario di Avezzano, sua seconda casa.

Nel 2017 si diploma in Grafica e Illustrazione presso l’Accademia di Belle Arti di Macerata (MC) con il massimo dei voti. Ha studiato con professionisti dell’illustrazione per l’infanzia come Pablo Auladell, Stefano Bessoni e Maurizio Quarello,  presso la Summer-school, ARS IN FABULA, di Macerata (MC).

Per Officina Milena ha pubblicato anche l'albo illustrato La Leggenda di Sleepy Hollow.

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Intervista a Mariagrazia Giuliani

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Dove hai trovato l’ispirazione per raccontare questa storia? 

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Può sembrare una domanda semplice, ma non lo è. L’ispirazione a scrivere una storia mi può nascere da un incontro o un episodio banale come da una forte emozione, da luoghi o persone incontrate o dalla semplice richiesta di un bambino di raccontargli una storia. 

 

Qual è l’insegnamento più importante che vuoi trasmettere ai più giovani?  

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Pur non avendo, questo romanzo, una valenza pedagogica, credo che ogni volta che si pubblichi qualche racconto, sia esso per adulti o bambini, non possa restare fine a se stesso. Il libro per sua natura deve veicolare un messaggio positivo. In particolare, un adulto che si rivolge a un bambino deve rendersi conto che, volontariamente o involontariamente, diviene un esempio, lascia una traccia. 

Nel mio giallo innanzitutto ho voluto narrare di bambini che hanno vissuto il trauma dell’abbandono. La separazione dei genitori o il lutto sono delle realtà devastanti nella vita dei ragazzi. Trovare un equilibrio in queste condizioni di vita è complesso, porteranno per sempre la ferita dell’abbandono. Attraverso i protagonisti, in cui si immedesimeranno, vivranno tutte le esperienze fino alla serenità. Spero, in questo modo, di contribuire, se non alla ricostruzione della loro stabilità emotiva, a indicare una via di speranza e serenità. Il tutto è stato narrato con leggerezza e disinvoltura. 

Nel romanzo sono intrinsechi i sentimenti di solidarietà, amicizia, amore fraterno, rispetto per gli animali e la natura, voglia di ricominciare, coraggio. 

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Perché hai deciso di scrivere un libro per ragazzi? 

 

Sono un’insegnante. Un giorno fui chiamata per una sostituzione in una classe di prima elementare. Era l’ultima ora e mi resi subito conto che i bambini erano stanchi. "Volete che vi racconti una storia?" chiesi. La risposta affermativa arrivò all’unanimità.  Mi inventai all’istante la storia di un drago buonissimo. Mi ascoltarono per oltre mezz’ora con la bocca aperta e gli occhi spalancati. Alla fine della storia dissi che il drago viveva ancora in quel paese e veniva coccolato da tutti. Trascorsero dei mesi, un giorno fui fermata nei corridoi da un gruppo di bambini di quella classe che mi chiese notizie del drago. Il mondo interiore dei bambini è infinitamente bello, è un arcobaleno che ha molti più di sette colori. Decisi di scrivere la storia raccontata e la inviai a un concorso. Vinsi un soggiorno. Da allora non ho più smesso di raccontare a bambini e ragazzi. 

 

I castelli ricorrono nelle storie che racconti. Qual è il tuo legame con essi? A quale ti sei ispirata per descrivere quello di Pianodoro? 

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I castelli hanno per me un fascino irresistibile. Fin da piccola disegnavo castelli, amavo le storie che si svolgevano nei castelli, desideravo possedere un castello.  

Ne ho visitati numerosi, questo di Pianodoro, come il nome del paese, sono frutto della mia fantasia, è un collage di quelli da me visitati.

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